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La classe non ? acqua

by Redazione

Le forze in campo sono ormai delineate e la traiettoria della loro artiglieria chiara ai più.
Chi si occupa di pace è gagliardo e becca un sacco di finanziamenti, chi sceglie il terreno della giustizia sociale è una salma fuori di melone.

Non era così qualche decennio fa: le forze sociali del cambiamento rappresentavano le classi subalterne e sapevano che non c’è pace senza giustizia sociale.

Ciaonè, 20 luglio 2006  

Le forze in campo sono ormai delineate e la traiettoria della loro artiglieria chiara ai più.
Chi si occupa di pace è gagliardo e becca un sacco di finanziamenti, chi sceglie il terreno della giustizia sociale è una salma fuori di melone.

Non era così qualche decennio fa: le forze sociali del cambiamento rappresentavano le classi subalterne e sapevano che non c’è pace senza giustizia sociale. Non solo loro ma soprattutto i comunisti ce lo insegnavano. Poi loro sono morti, il comunismo pure e ai sopravvissuti hanno lasciato Gino Strada.

La coda dell’uragano è sempre peggiore dell’uragano.

Se a qualcuno và ancora di occuparsi di archeologia sociale, raccomandiamo di seguire da vicino le decisioni dei compagni cinesi che si occupano di scuola.

Dopo un pò di sperimentazione, hanno approvato in via definitiva la riforma dell’ istruzione: classi differenti tra bambini di campagna e bambini di città. I secondi se la cavano meglio e, pare,hanno una maggiore propensione a studiare come fottere i primi, oggi da studenti e domani da lavoratori.

Siccome appare una scelta di una qualche gravità, non è che tra un comitato contro la coca – cola e una raccolta firme contro le fette biscottate, qualcuno riesce a buttarci un occhio?

Ciaone, 20 luglio 2006    


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