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Il vizietto di Sergio

by Redazione

Ieri gli internettiani si sono divertiti. Per chi di loro ama il classico e in genere va a rivedersi sui siti le repliche dell’Isola dei Famosi e di Distretto di Polizia, ieri c’era una novità. Sempre di una soap si è trattato, ma si piangeva meglio che nelle altre. Sergio Cofferati ha convocato una conferenza stampa che tutti si aspettavano dedicasse al suo programma per le elezioni bolognesi, al suo vecchio/ nuovo antagonista Guazzaloca, ai rapporti con Rifondazione. Invece no, ha raccontato ai media che non si ricandiderà perché, malgrado abbia l’età di un nonno, vuole tornare a fare il padre. Del piccolo Edoardo il quale, malgrado abbia un nome da settantenne è un frugolino di neanche un anno. Che tenerezza! Il Sergio parlandone si è anche un po’ commosso: tipico degli anziani commuoversi con frequenza. Poi ha detto che la sua nuova compagna e suo figlio vivono a Genova, che lui si sente un babbo e un sindaco part time, ecc. ecc.

Ciaonè, 10 ottobre 2008                                                                  

Ieri gli internettiani si sono divertiti. Per chi di loro ama il classico e in genere va a rivedersi sui siti le repliche dell’Isola dei Famosi e di Distretto di Polizia, ieri c’era una novità. Sempre di una soap si è trattato, ma si piangeva meglio che nelle altre. Sergio Cofferati ha convocato una conferenza stampa che tutti si aspettavano dedicasse al suo programma per le elezioni bolognesi, al suo vecchio/ nuovo antagonista Guazzaloca, ai rapporti con Rifondazione. Invece no, ha raccontato ai media che non si ricandiderà perché, malgrado abbia l’età di un nonno, vuole tornare a fare il padre. Del piccolo Edoardo il quale, malgrado abbia un nome da settantenne è un frugolino di neanche un anno. Che tenerezza! Il Sergio parlandone si è anche un po’ commosso: tipico degli anziani commuoversi con frequenza. Poi ha detto che la sua nuova compagna e suo figlio vivono a Genova, che lui si sente un babbo e un sindaco part time, ecc. ecc.

Pare che il centralino della Federcasalinghe sia stato preso d’assalto dalle lettrici di fotoromanzi estasiate. Dal canto loro i giornalisti, invece di rispondere con un sonoro “ e chissenefrega”, ricordandogli che le faccende private non dovrebbero smuovere giornalisti e giornali pagati dai contribuenti, oggi gli dedicano paginoni interi. Il Corsera gli dà le intere pagine 13 e 14, prima della bufera Alitalia. Ma Sergio Cofferati è sempre stato un po’ così. Inizia le cose e non le completa. Nel 2002, prima portò tre milioni di persone in piazza contro la legge Biagi, poi non riuscì a spiegar loro perché; al povero Epifani che lo implorava di non andarsene, rispose, dimettendosi, che gli era venuta nostalgia della bocciofila Pirelli dove primeggiava da impiegato anni prima. Come si sa, Epifani, da allora non si è più ripreso. Finito Cofferati, i bolognesi hanno di che sbizzarrirsi alle primarie: Prodi, Parisi, Lucio Dalla o Giovanni Rana.

Ciaonè, 10 ottobre 2008                                                                  


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