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Nessun luogo è lontano al nono Meeting di Loreto

by Redazione

 

Si chiude oggi a Loreto la nona edizione del Meeting  internazionale sulle Migrazioni, organizzato come consuetudine da Missionari e Laici Scalabriniani, attraverso l’Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione allo Sviluppo (ASCS onlus).

Il tema dell’edizione 2006 è stato: “Il peso politico dei Migranti: per una democrazia di tutti e per tutti”. Sei giornate scandite da convegni, laboratori a cui hanno partecipato, tra gli altri, Fabrizio Molina, Presidente dell’Associazione Nessun luogo è lontano e   Maria Luisa Sigillo, coordinatrice Nazionale del Comitato voto e democrazia.

Il loro intervento si è tenuto lo scorso lunedì, all’interno di una tavola rotonda moderata da Padre Beniamino Rossi, sul tema: “Immigrati e diritto di voto amministrativo”. Fabrizio Molina, ormai da tempo impegnato nella battaglia per l’affermazione del diritto di voto agli stranieri residenti da almeno cinque anni sul territorio nazionale, prende la parola e dice: “Ora occorre muovere verso la  ratifica, con legge ordinaria, della Convenzione di Strasburgo del 1992, al punto c)” nella parte in cui la stessa impegna gli Stati firmatari a garantire “il diritto di voto alle elezioni locali per i residenti stranieri, vale a dire diritto di voto amministrativo per gli stranieri che risiedono legalmente in un Paese.

Il Presidente dell’Associazione ha inoltre messo in evidenza un’anomalia a suo parere “doppia”,  motivata dal fatto che “l’Italia oltre a non concedere il diritto di voto ai cittadini che vivono, lavorano e spendono nel nostro paese (gli immigrati,appunto), ha invece già concesso tale diritto agli italiani all’estero, i quali non vivono e non lavorano in Italia”. Molina commenta anche la figura del consigliere aggiunto, eletto sì da cittadini stranieri, ma del tutto privo del diritto di voto e della conseguente mancanza oggettiva di rappresentanza e di rappresentatività rispetto al ruolo dei loro “colleghi” italiani.

“Infine non dimentica di affrontare il tema dell’impegno politico dei cattolici nel campo dell’immigrazione: “I cattolici si sono chiusi a riccio sul ‘fare’, delegando ad altri l’azione politica. Non può – conclude Molina – bastare l’approccio solidaristico, occorre avere una visione politica e agire politicamente”.

A chiudere l’incontro è la coordinatrice del Comitato Voto e Democrazia, Maria Luisa Sigillo, con un intervento in cui fa un rapido accenno a quelle che sono state e che sono oggi le normative europee in tema di diritto di voto per gli stranieri. Dunque secondo la Coordinatrice del Comitato: “si evidenziano nel modo di approcciare alla normativa europea, misure generiche rivolte più all’integrazione e meno ad una politica rivolta a una concreta apertura al diritto di voto”.

Infine oltre a ribadire ai presenti  l’importanza del voto agli stranieri, per realizzare una maggiore coesione sociale, aggiunge: “dobbiamo dare loro gli strumenti per partecipare e per garantire un dialogo. Il diritto di voto – conclude – è un passo per dare loro una voce”.

Loredana Di Cesare

(12 luglio 2006)


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