Informazioni personali

Dettagli di fatturazione

Per effettuare una donazione tramite bonifico bancario, è necessario seguire i seguenti passaggi:

  • Eseguire un bonifico bancario a favore di "Associazione Nessun luogo è lontano"
  • IBAN: IT65P0832703243000000003948
  • c/c in essere presso Banca di Credito Cooperativo di Roma - Ag. 121
  • Come causale, indicare "Donazione per "Banca di Credito Cooperativo di Roma - Ag. 121"
  • Inviare copia del bonifico effettuiato a: [email protected]

Vi informiamo che  da gennaio 2020 è cambiato il bonus fiscale in favore delle associazioni del terzo settore.

Per maggiori informazioni:

https://quifinanza.it/fisco-tasse/maxi-bonus-fiscale-cosa-prevede-riforma-terzo-settore/348450/ GRAZIE!

Totale della donazione: €100,00

Studenti e volontari: ingressi semplificati

by Redazione

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legislativo n. 154 del 10 agosto si dà attuazione alla direttiva europea 2004/114/CEE relativa alle condizioni di ammissione dei cittadini dei Paesi terzi per motivi di studio, scambio di alunni, tirocinio non retribuito o volontariato, per un periodo superiore a tre mesi.

Viene modificato il Testo unico sull’immigrazione (d.lgs. n 286/1998) riguardo all’ingresso e soggiorno per volontariato (con l’art. 27-bis introdotto dopo l’art. 27 sull’ingresso per lavoro in casi particolari), studenti, scambio di alunni, tirocinio professionale (con l’art. 39-bis dopo l’art. 39 sui corsi universitari).
Un decreto annuale determinerà un contingente di cittadini stranieri ammessi a programmi di volontariato in virtù di una convenzione sottoscritta con enti ecclesiastici e civili, organizzazioni non governative e associazioni di promozione sociale. L’organizzazione promotrice del programma dopo aver stipulato l’apposita convenzione, sottoscritto una polizza assicurativa per le spese sanitarie e nonché la garanzia della copertura di quelle di viaggio e di soggiorno, presenterà il nulla osta allo Sportello unico per l’immigrazione.
Il permesso di soggiorno richiesto dovrà essere rilasciato per la durata del periodo di volontariato di norma non superiore ad un anno. Sulla base di successive direttive amministrative potrà essere stabilita una durata superiore, comunque coincidente con l’attività svolta, ma non più di diciotto mesi.

Un’altra modifica importante riguarda la possibilità da parte dello studente straniero in possesso di un permesso di studio di proseguire in Italia gli studi già iniziati in un altro Paese dell’Unione Europea, presso un corso universitario o un istituto di insegnamento superiore, senza richiedere il visto di ingresso, per soggiorni superiori a tre mesi. E’ necessario che, in questo caso, lo studente partecipi ad un programma di scambio Comunitario o bilaterale con il Paese di origine o sia stato autorizzato a soggiornare per motivi di studio in uno stato appartenente all’Unione Europea, per almeno due anni.

L’ingresso ed il soggiorno dei cittadini per motivi di studio viene consentito: ai maggiorenni ammessi a frequentare corsi negli istituti di istruzione secondaria superiore e di formazione tecnica superiore, tirocini professionali (sulla base di un contingente annuale stabilito); ai minori di età, almeno quindicenni, in presenza di adeguate forme di tutela, di età non inferiore a quattordici, nell’ambito di programmi di scambio e iniziative culturali approvati a livello ministeriale.

Un altro decreto, approvato dal Consiglio dei Ministri, che dà attuazione alla direttiva europea 2005/71/CE, è in attesa di passare al vaglio delle commissioni parlamentari; prevede una procedura specificamente concepita per l’ammissione dei cittadini di Paesi terzi a fini di ricerca scientifica (non vincolate alle quote per lavoro) per chi sia in possesso di un titolo di studio superiore che, nel Paese in cui è stato conseguito, dia accesso a programmi di dottorato.
Con tali misure il governo intende realizzare, in linea con la legislazione comunitaria, un sistema che, attraverso l’accreditamento delle istituzioni universitarie o scolastiche, accelera le procedure di ingresso per studenti e ricercatori. Solo il 2% — secondo gli ultimi dati OCSE per il 2006 — dei circa il 2.7 milioni iscritti nelle università dei c.d. Paesi industrializzati sceglie l’Italia, anche se il numero degli stranieri che si iscrivono nelle università italiane sia aumentato negli ultimi anni.
La semplificazione delle procedure relativamente all’ingresso e soggiorno, anche temporaneo, in Italia, è un primo passo rispetto a quanto indicato nel disegno di legge governativo per la modifica della disciplina sull’immigrazione riguardo alla revisione dei canali al di fuori delle quote di particolari categorie e tipologie, consentendo a chi intende studiare o seguire tirocini professionali o di volontariato di poterlo fare senza incappare in incomprensibili impedimenti e lungaggini burocratiche.

Dario Porta

(21 settembre 2007)


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cerca

Archivi