Una storia italiana

by Redazione

Si intitolava così una pietra miliare della cultura italiana di qualche anno fa: era la biografia di Berlusconi, arricchita di molte fotografie e un filino di esagerazioni, in quelle foto sembrava alto, atletico, zazzeroso. Il resto però era tutto vero: i cinque figli, la moglie intelligente, la mamma straordinaria e la fortuna economica fatta senza l’aiuto della politica. Tutto vero. Ma quello che c’era di più bello in quella iniziativa politico – editoriale, che verrà ricordata dai posteri insieme alla Repubblica di Platone e alla Democrazia in America di Tocqueville, era l’allusione alla capacità di quell’omino lì di saper stare a suo agio nel futuro, senza perdere quanto di buono c’è nel passato.

Ciaonè, 13 dicembre 2007

Si intitolava così una pietra miliare della cultura italiana di qualche anno fa: era la biografia di Berlusconi, arricchita di molte fotografie e un filino di esagerazioni: in quelle foto sembrava alto, atletico, zazzeroso. Il resto però era tutto vero: i cinque figli, la moglie intelligente, la mamma straordinaria e la fortuna economica fatta senza l’aiuto della politica. Tutto vero. Ma quello che c’era di più bello in quella iniziativa politico – editoriale, che verrà ricordata dai posteri insieme alla Repubblica di Platone e alla Democrazia in America di Tocqueville, era l’allusione alla capacità di quell’omino lì di saper stare a suo agio nel futuro, senza perdere quanto di buono c’è nel passato.

Egli ha imposto, infatti, il futuro quando ha fatto incontrare politica e televisione, governo e leggi ad personam, zie monache e stallieri mafiosi. Del futuro ha compreso la necessità feconda dell’ossimoro e della contraddizione.
Ma non ha voluto rinunciare alle migliori radici della nostra bella Italia e allora, come il comandante Lauro faceva negli anni ’50 e ’60, come un bel po’ di politicanti e preti meridionali facevano nel dopoguerra, come l’Opera nazionale ONARMO e quella MATERNITA’ E INFANZIA facevano sotto il fascismo, domenica si metterà a distribuire pacchi di pasta ai pensionati.

E lo farà a Milano, che dopo i socialisti, il sindaco leghista, Albertini e la Moratti, questa proprio non lo meritava.

Ciaonè, 13 dicembre 2007


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