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Appello al Governo e a tutte le forze politiche

by Redazione

Subito un nuovo decreto flussi, urgente un governo vero dell’immigrazione

Qualsiasi sia il Governo che uscirà dalle prossime elezioni si troverà di fronte una situazione kafkiana sul fronte immigrazione: con un’area crescente di stranieri irregolari, nello stesso tempo attratti da una forte economia sommersa, ed impossibilitati a trovare forme efficaci di ingresso regolare nel nostro paese:  una situazione di potenziale ingovernabilità del fenomeno migratorio, che è accentuata dagli effetti perversi della Bossi – Fini i cui meccanismi operativi, ben lungi dal mettere ordine alla  forte spinta migratoria, hanno continuato a rendere  praticamente impossibile entrare regolarmente in Italia per lavorare.

Il decreto flussi 2007,  ha messo in luce una parte consistente dell’immigrazione irregolare, dando risposta a sole 170 mila domande di assunzione su quasi 710 mila presentate. Oggi gran parte di quelle circa 540 mila domande in eccesso corrispondo a lavoratori immigrati già presenti in Italia, lavoratori in nero irregolarmente soggiornanti, che restano virtualmente esclusi dalla possibilità di ricevere un regolare contratto di lavoro ed un permesso di soggiorno.

Per questo motivo,  Cgil, Cisl e Uil – per mano dei tre Segretari Generali – a febbraio scorso hanno richiesto formalmente al governo di procedere ad un nuovo decreto, con accettazione di tutte le domande valide già presentate a dicembre 2007. Dall’Esecutivo uscente, però, non è mai venuta una risposta formale e non si è mai proceduto ad aprire l’istruttoria per un nuovo decreto flussi, anche se questo rientra nelle sue attività ordinarie.

Questa campagna elettorale, inoltre, si caratterizza per l’assenza di un dibattito adeguato in materia di immigrazione, della sua governance, del futuro del paese, così come quasi nulla è la presenza di candidati di origine immigrata nelle liste elettorali.
In assenza di strumenti adatti a governare il processo, la spinta  migratoria continua a scegliere canali sotterranei entrando irregolarmente e alimentando quel mercato del lavoro privo di diritti e  tutto funzionale all’economia sommersa, contro cui hanno levato la voce tutte le forze sociali, dai sindacati dei lavoratori alle associazioni imprenditoriali.

Né è ipotizzabile dare una risposta al fenomeno della clandestinità attraverso misure draconiane: le espulsioni di massa sono non solo vietate dalle normative internazionali e moralmente odiose, ma anche materialmente impossibili ed economicamente controproducenti e costose, trattandosi di centinaia di migliaia di persone già inserite nel mercato del lavoro e funzionali alle esigenze produttive delle imprese e del paese.

E’ interesse dell’ Esecutivo uscente, crediamo,  dare un segnale di governance alla complessa situazione migratoria, venendo incontro alle esigenze umane dei lavoratori immigrati e delle loro famiglie, così come agli interessi economici delle imprese e agli interessi sociali del paese emanando subito (anche con procedura accelerata) un nuovo decreto flussi ad assorbimento di tutte le domande valide presentate.
E’ interesse dell’Esecutivo che uscirà dalle urne, di dotarsi comunque di strumenti e norme di legge davvero efficaci a governare le spinte migratorie, coniugando ingressi regolari e sicurezza a partire da adeguate misure di accoglienza  ed integrazione: dal superamento degli aspetti della legge in vigore sull’immigrazione che hanno mostrato la propria inefficacia e dalla riorganizzazione delle competenze e dell’autorità di governo dell’immigrazione, che deve cessare di essere spezzettata in diversi  ministeri, per giungere ad una sintesi politica, ad esempio, attraverso l’istituzione di un sottosegretariato ad hoc presso la Presidenza del Consiglio.

A partire da questa analisi, facciamo appello all’Esecutivo uscente perché proceda subito alla predisposizione di un nuovo decreto flussi.
Facciamo appello a tutte le forze politiche per riprendere un dibattito urgente in materia di riforma delle norme e del governo dell’immigrazione.

Chiediamo a tutti coloro che condividono questo spirito di firmare il presente appello, inviando le adesioni alla seguente email: [email protected]

Daniela Carlà
Giuseppe Casucci
Ali Baba Faye
Massimo Ghirelli
Christofer Hein
Guglielmo Loy
Ugo Melchionda
Fabrizio Molina
Christofer Hein
Morena Piccinini
Abdallah Redouan
Angela Scalzo
Piero Soldini

(21 marzo 2008)


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