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BUON ANNO EUROPEO INTERCULTURALE

by Redazione

Il 2007 è cominciato per l’Europa con l’ingresso di due nuovi Paesi: Romania e Bulgaria e si è concluso con l’eliminazione delle frontiere tra 24 dei 27 Stati dell’Unione Europea (“spazio di Schengen”), passando per la firma del nuovo Trattato di Lisbona.

Il 2008 sarà l’anno europeo del dialogo interculturale con lo slogan “insieme nella diversità” con l’obiettivo di promuovere la comprensione reciproca, sensibilizzando all’importanza di sviluppare una cittadinanza europea attiva, aperta e rispettosa della diversità culturale, il cui contributo è fondamentale al patrimonio e ai modi di vita dei cittadini di tutti gli Stati membri.

Azioni d’informazione, di promozione di studi e di sensibilizzazione a livello nazionale ed europeo saranno cofinanziati dalle Istituzioni dell’UE.
Tali iniziative si inseriscono nella nuova agenda europea dell’UE per la cultura in un mondo sempre più globalizzato e interdipendente.

Un sondaggio recente effettuato dall’”Eurobarometro” su un campione di circa mille cittadini in ognuno dei 27 Paesi membri dell’UE ci informa su un generale atteggiamento favorevole verso le altre culture associato d’altra parte ad una considerevole propensione a mantenere le proprie tradizioni culturali: oltre la metà degli intervistati è di questo avviso, mentre il 25% (soprattutto i giovani) ritengono che l’apertura ad altre culture non si combina necessariamente con la conservazione delle proprie tradizioni. Il 13% si dichiara, invece, non aperto alla diversità culturale.
Inoltre, il 49% del campione considera che le minoranze possono arricchire abbastanza la cultura del proprio Paese e il 23% considera molto utile il loro contributo.

Appare favorevole, in generale, l’approccio al dialogo interculturale: più diffusamente in  Paesi come Irlanda e Lussemburgo, seguiti da Francia, Germania e Finlandia, con più ampia diffidenza a Malta, Cipro, in Bulgaria e Romania, dove comunque più della metà degli intervistati ritiene che persone di diversa cultura possano apportare benefici alla vita quotidiana.

Infine, vari sono i significati che l’espressione “dialogo interculturale” riceve: cooperazione, scambio, reciproca comprensione tra nazioni, religioni e culture.
Solo un terzo non gli attribuisce alcun significato particolare, mentre pochi lo collegano a tolleranza ed uguaglianza nei diritti (4%), ad immigrazione e minoranze (3%).

Dario Porta

(4 gennaio 2008)


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