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Gli stranieri e l’indulto

by Redazione

La legge sull’indulto è stata finalmente approvata.

Grazie al provvedimento beneficeranno dello sconto della pena 15.470 detenuti tra cui 5.393 stranieri. Di questi circa un migliaio sono stati reclusi per immigrazione clandestina secondo il dettame della legge Bossi-Fini.

La domanda che ci si pone è: a cosa vanno incontro?

Gli stranieri che hanno commesso reati lievi e in possesso del permesso di soggiorno, possono mantenerlo.
Gli immigrati clandestini invece? Il sottosegretario Luigi Manconi ha precisato che gli stranieri scarcerati «non saranno rispediti a casa e neppure nei centri di accoglienza». Ciò in vista della imminente – sembrano essere questi i termini – modifica del reato di immigrazione clandestina e più in generale della riforma della legge Bossi-Fini, rivisitazione che renderebbe vana e priva di senso qualsiasi misura del genere. Nonostante ciò, in alcune città gli immigrati scarcerati vengono portati dai carabinieri negli Uffici Stranieri della Questura per un eventuale successivo trasferimento in un Cpta per poi essere espulsi.

Il problema è spinoso e la confusione non manca.

Situazione che mostra chiaramente quanto sia urgente una modifica della legge Bossi-Fini nel più ampio scenario di una necessaria riforma legislativa della politica migratoria.
Importanti passi sono stati fatti nella giusta direzione in questi giorni, è vero, ma non è che solo l’inizio. Inoltre, le perplessità sui tempi di attuazione delle decisioni prese nonché le difficoltà che potrebbero sorgere in termini di maggioranza al momento della loro approvazione pongono qualche dubbio e rendono il tutto meno scontato.

Ciò che si augura è che si proceda su questa strada attraverso un percorso di Governance del fenomeno migratorio.

Maria Carla Intrivici

(3 agosto 2006) 


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