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Mamma, che mossa!

by Redazione

Venerdì sono andato a letto con alcune certezze: che la crisi economica che stiamo vivendo è un vero casino; che, come mi spiega la persona a me più cara, il gelato al cocco (che a me piace tanto) non lega con quello alla crema di nocciola; che Obama possa farcela. Non vorrei intrattenermi sulla prima e seconda certezza, ma su quella relativa ad Obama, una cosa voglio dirla: fino a venerdì non erano solo i modi del senatore dell’Illinois a piacermi, era soprattutto Mc Cain ad apparire un brontosauro; vecchio dentro prima che fuori, con quella moglie di cera, quel parlare sempre della prigionia in Vietnam e delle torture che non ha subito. E poi con quelle classiche battute dei vegliardi contro i giovani bravi: “Obama è anche bravo, ma è inesperto”. Insomma tutti, secondo me, dovevano sentire la puzza di ammuffito, persino i cotonieri dell’Alabama che al pomeriggio, terminato il lavoro, si recano al vicino club del Klu Klux Klan.

Ciaonè, 20 ottobre 2008

Venerdì sono andato a letto con alcune certezze: che la crisi economica che stiamo vivendo è un vero casino; che, come mi spiega la persona a me più cara, il gelato al cocco (che a me piace tanto) non lega con quello alla crema di nocciola; che Obama possa farcela. Non vorrei intrattenermi sulla prima e seconda certezza, ma su quella relativa ad Obama, una cosa voglio dirla: fino a venerdì non erano solo i modi del senatore dell’Illinois a piacermi, era soprattutto Mc Cain ad apparire un brontosauro; vecchio dentro prima che fuori, con quella moglie di cera, quel parlare sempre della prigionia in Vietnam e delle torture che non ha subito. E poi con quelle classiche battute dei vegliardi contro i giovani bravi: “Obama è anche bravo, ma è inesperto”. Insomma tutti, secondo me, dovevano sentire la puzza di ammuffito, persino i cotonieri dell’Alabama che al pomeriggio, terminato il lavoro, si recano al vicino club del Klu Klux Klan.

Questi pensieri hanno propalato i loro benefici effetti per tutto il week end. Poi stamane, dopo il caffè, leggo un fatto nuovo. Colin Powell, segretario di stato di Bush I, decide di appoggiare Barak Obama nella corsa alla Casa Bianca. Dannazione! Il partito conservatore gliel’ha fatta un’altra volta ai democratici e loro tutti contenti. Ma come hanno fatto gli intelligentoni di Barak a non capire che avrebbero dovuto piuttosto spargere notizie che un texano con la licenza elementare, gonfio di dollari e al quale puzzano i piedi era passato con loro? Quella era una notizia! Così consentiranno solo di far dire al brontosauro che l’america rischia il potere nero. Che fecero i consiglieri di Bush per smentire la diceria che secondo cui usavano i negri come legnetti da fuoco? Assunsero Powell e, poi, Condoleeza Rice. Obama avrebbe dovuto dire che da presidente avrebbe assunto Calderoli come autista, o Le Pen come giardiniere, così doveva fare. Niente! I democratici di tutto il mondo, uniti nello stesso destino: essere dei gran pirla!

Ciaonè, 20 ottobre 2008


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