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Status di rifugiato: nuove norme

by Redazione

È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il Decreto legislativo 28 gennaio 2008, n. 25 “Attuazione della direttiva 2005/85/CE recante norme minime per le procedure applicate negli Stati membri ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di rifugiato”, provvedimento che predispone una serie di norme procedurali comuni per l’esame delle domande di protezione internazionale e per la revoca e la cessazione degli status riconosciuti.

Secondo la nuova procedura, le autorità competenti all’esame delle istanze sono le «Commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale». In un totale di 10 sul territorio nazionale, tali organismi si avvalgono del supporto organizzativo e logistico del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno. La Commissione nazionale per il diritto di asilo ha, invece, competenza in materia di revoca e cessazione degli status di protezione internazionale riconosciuti, oltre a compiti di indirizzo e coordinamento delle Commissioni territoriali. Inoltre, essa mantiene rapporti di collaborazione con il Ministero degli affari esteri e collegamenti di carattere internazionale relativi all’attività svolta.

I richiedenti – come disposto dal testo normativo – sono autorizzati a rimanere sul territorio dello Stato fino alla decisione della Commissione territoriale di riferimento e devono essere informati sulla procedura da seguire, sui loro diritti e doveri e dei tempi e mezzi a disposizione per corredare la domanda degli elementi utili all’esame. Ciascuna domanda di protezione internazionale è esaminata alla luce di informazioni «precise e aggiornate» relativamente alla situazione esistente nel Paese di origine dei richiedenti asilo.

Il provvedimento in esame, insieme al decreto legislativo n. 251/2007 “Norme minime sull’attribuzione, a cittadini di Paesi terzi o apolidi, della qualifica di rifugiato o di persona altrimenti bisognosa di protezione internazionale, nonché norme minime sul contenuto della protezione riconosciuta”, di attuazione della direttiva 2004/83/CE, rappresentano tappe fondamentali del percorso che si pone come obiettivo finale la creazione di un regime comune europeo in materia di asilo entro il 2010, nello spirito delle conclusioni del Consiglio europeo di Tampere e secondo il piano d’azione per attuare il programma dell’Aia. Il progetto, parte integrante di uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia, nasce dall’esigenza di garantire un livello comune di protezione più elevato e maggiormente uniforme all’interno dell’Ue per la creazione di un regime di protezione internazionale più accessibile ed efficace per i richiedenti. Riaffermare la centralità di un  indirizzo comunitario sulla materia e, in genere, sugli spostamenti umani sembra sia indispensabile per fronteggiare e governare efficacemente fenomeni ormai strutturali delle nostre società e che, come tali, non possono trovare “soluzioni” adeguate in una dimensione esclusivamente nazionale.

Maria Carla Intrivici

Scarica il testo del d.lgs 25/08

(21 febbraio 2008)

 


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