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by Redazione

Quando è scoppiato il pandemonio al Senato, lo stato d’animo era quello di tutti, di tutti gli elettori del centro- sinistra almeno. Di quelli che non contano niente, insomma: sgomento, furia, pena, un filo di paura…oddio, di nuovo Tremonti a Via XX Settembre, mi sono detto.
Col passare delle ore lo stato d’animo cambiava. In peggio. Ieri sera era così penoso sentire in televisione quelli che con un tantino di énfasi vengono definiti il popolo del centro-sinistra: comitati Prodi, democratici per l’ulivo, ulivisti per la democrazia, popolo delle primarie, fondamentalisti dei gazebo, e via discorrendo. Una distesa di maestre in pensione, professori di greco nei licei privati, prepensionati con la maturità scientifica. Tutti con gli occhi di fuori e senza parole. Tutti a biascicare che non pare proprio possibile.

Ciaonè, 23 febbraio 2007

Quando è scoppiato il pandemonio al Senato, lo stato d’animo era quello di tutti, di tutti gli elettori del centro- sinistra almeno. Di quelli che non contano niente, insomma: sgomento, furia, pena, un filo di paura…oddio, di nuovo Tremonti a Via XX Settembre, mi sono detto.
Col passare delle ore lo stato d’animo cambiava. In peggio. Ieri sera era così penoso sentire in televisione quelli che con un tantino di énfasi vengono definiti il popolo del centro-sinistra: comitati Prodi, democratici per l’ulivo, ulivisti per la democrazia, popolo delle primarie, fondamentalisti dei gazebo, e via discorrendo. Una distesa di maestre in pensione, professori di greco nei licei privati, prepensionati con la maturità scientifica. Tutti con gli occhi di fuori e senza parole. Tutti a biascicare che non pare proprio possibile.

Un primo peggioramento all’umore già grigio piatto ce l’ho avuto vedendo a sera, le foto dei due dissidenti comunisti che hanno affossato Prodi: nell’immaginazione i grandi disobbedienti sono sempre giovani, come l’icona di Che Guevara. Li avete visti invece i senatori Rossi e Turigliatto? Gli cederesti il posto a sedere sull’autobus.
Il colpo di grazia però è arrivato stamane, scorrendo anche l’ultima notizia sul giornale di ieri: Fassino racconta di aver trascorso 43 minuti della sera precedente al capitombolo a cercare di convincere la senatrice Franca Rame a non votare contro. 43 minuti con Franca Rame.

Venite a parlarci di speranza, se avete coraggio!

Ciaonè, 23 febbraio 2007


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