Faccia a faccia: due mondi a confronto
Un ipotetico incontro tra due persone vicine e … distanti allo stesso tempo.
Un “incontro allo specchio” in una situazione delicata. L’incontro tra due coscienze. Durante il giorno mi ritrovo a meditare nella mia casa in Addis Abeba, lontano dalla guerra nel Tigray che sembra non aver fine. “Lo specchio” non è altro che il desiderio di esprimere ciò che sento, di dare voce al mio pensiero. Il mitico Giorgio Gaber ci insegnava che l’ilarità, il sorriso, il teatro, la musica, ci possono far scorgere aspetti importanti della vita. L’aspetto che vorrei emergesse da questo dialogo surreale è quello, mai tramontato, della necessità dell’Aiuto: sentito e coinvolgente.
Ciao Io mi chiamo R.
Ciao anch’io mi chiamo R
Io ho 61 anni
Io … No
Sai, io vivo in Etiopia, la gente è accogliente, è un luogo pieno di storia, di cose da vedere… ma c’è la guerra in Tigray.
Sai, io vivo in Italia, gran bel Paese, mare, montagna, luoghi d’arte e di storia…ma c’è il COVID 19.
Io vedo tanta gente che vive bene e tanta gente che non sa che c’è gente che vive male.
Anch’io vedo tanta gente che vive bene e tanta gente che non sa che c’è gente che vive male.
Io durante il giorno lavoro, faccio delle cose, leggo e prego perché questa guerra in Tigray finisca.
Io durante il giorno lavoro, faccio delle cose, leggo e prego che questo COVID 19 finisca.
Sai, sto bene, ma sono in cassa integrazione; ogni giorno incontro donne e bambini nel traffico che mi chiedono soldi … alla fine 3 su 5 ricevono qualcosa da me.
Anch’io sto bene e anch’io sono in cassa integrazione, ma preferirei non incontrare nel traffico donne e bambini che mi chiedono soldi… se ne tornino al loro Paese.
Io sono fortunato, vivo in una casa, ho una bella famiglia, i miei figli vanno a scuola ma non so cosa accadrà domani, se avrò ancora un lavoro.
Anch’io sono fortunato, vivo in casa ho una bella famiglia, i miei figli vanno a scuola ma non ne posso più di non poter andare a cena fuori.
Io vorrei aiutare chi vive nella guerra; mandare loro qualcosa per vivere, star loro vicino. Si può fare.
Anch’io vorrei aiutare tutte quelle famiglie che per il COVID 19 sono cadute in povertà; ma il governo che ci sta a fare?
Perché è così difficile aiutare?
Perché è così difficile ricevere aiuti?
Io so che si può aiutare e basta poco per farlo.
Io so che chi spesso aiuta lo fa solo per il tornaconto.
Io penso che sia bello parlarsi, incontrarsi, vivere con gli altri, capire i loro problemi.
Io penso che parliamo troppo, non bastano i Social? Gli altri? Perché gli altri capiscono i miei problemi?
Sai la gente che vive la guerra nel Tigray ha ricevuto i nostri aiuti: latte, farina, medicine. Sono contento. Visto? Si può fare…
Sai la gente che non ha più lavoro, ha ricevuto gli aiuti dalla Caritas con pacchi dono; che impressione vedere quelle famiglie e pensare che prima avevano una vita normale.
Ciao R. sono qui anche domani, possiamo vederci se vuoi.
Ciao sono qui anch’io domani…. Scusa come ti chiami?
Riccardo, Addis Abeba 14 Aprile 2021
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