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I partigiani non sono pacifisti

by Redazione

di Fabrizio Molina

Mi trema un po’ la voce o se preferite la penna ma aspettare ancora mi farebbe sentire pure peggio.
Mi rivolgo ai miei amici di sempre. Ai pacifisti, ai cristiani di base e sociali, ai democratici di ogni ordine e grado, che non potrò mai considerare avversari o pensarmi distinto da loro.
Io credo che il pacifismo verso la jihad non sia più percorribile. Non basti più, seppure sia mai bastato. Il fatto che Bush e Blair abbiano mentito al mondo e perso la loro guerra, non vuol dire che l’abbiamo vinta noi.
Gli stermini in Africa, in Iraq, perpetrati verso i fedeli di qualsiasi fede o anche verso chi sta solo assistendo ad una “immonda” partita del mondiale, le bambine impiccate, non si dominano solo con la forza ma senza forza non li si intacca nemmeno.
Io vi imploro: parliamone. Proviamo a dirci come la pensiamo, senza ideologie e senza girarci dall’altra parte. Parliamone da uomini e donne, senza tirare in ballo fedi e ideologie. Facciamolo “come se Dio non ci fosse”.

Perché la vergogna di lasciar trucidare gli innocenti, è tutta nostra. Dio non c’entra.
Io voglio bene come voi al mio passato, alla mia formazione, ai mille luoghi dove abbiamo imparato ad odiare la violenza, ma oggi siamo obbligati a scegliere di nuovo.
Io accetto di convivere da oggi con il dolore di chi pensa che la pace sia un tesoro ma il pacifismo non sempre possibile. Di chi pensa che di fronte a questo nuovo nazifascismo, starà, deve stare, dalla parte dei partigiani.

Quei partigiani che furono obbligati, per liberare i nostri padri e dunque anche i vostri, ad imbracciare il fucile.
18.6.2014
Fabrizio Molina


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