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Il prossimo meeting…

by Redazione

Giulio Andreotti ha fatto appena in tempo a morire. Dicono i suoi estimatori – ormai pochi e parecchio anziani – che fosse assolutamente convinto che CL fosse un movimento ecclesiale. Del resto l’ingenuità di Andreotti era proverbiale. C’è anche qualcuno che crede che sia un movimento sì, ma bancario. Come spesso accade la verità sta nel mezzo. Io ho verso i miei correligionari di CL uno stato d’animo contraddittorio e dolente. Mi spiace quando ricordo che le buscavano negli anni ‘70 nei Licei di Roma dove predicavano la vera fede con l’innocua petulanza dei testimoni di Geova; mi si smuove una rabbia sorda quando mi rivengono in mente le facce di molti di loro che non capivano ma obbedivano. Mi facevano sentire un po’ a disagio quando, in prossimità dei meeting di Rimini, vedevo tutta la masnada politica della prima repubblica fare la novena per essere invitati. Infine, non riesco a decifrare il mio stato d’animo di fronte al rapporto che i ragazzi di Don Giussani, uno che considerava Dio il suo più ascoltato collaboratore, hanno avuto e hanno con le mazzette. Formigoni, faceva la cresta sulle spese per le vacanze dove andava a sbafo, Lupi sembra si sia fatto regalare un vestito, un orologio per il figlio e un “postarello” precario. Più o meno una mazzetta del valore complessivo di ventimila euro. Più che la vergogna di una mazzetta, mi pare il bilancio magro di barboni che rubano la cassetta delle offerte in Chiesa. Siamo al punto: è più grave rubare tanto o rubare nella casa di Dio? Lo suggerirei come titolo del prossimo meeting, ai ciellini i titoli col punto interrogativo piacciono tanto.

Fabrizio Molina


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