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Immigrazione: le novità introdotte dal ddl sicurezza

by Redazione

Pubblichiamo di seguito una griglia di raffronto tra il testo del disegno di legge “Disposizioni in materia di sicurezza”, presentato dal Governo, nell’ambito del Pacchetto sicurezza, e quello approvato dalle Commissione riunite, con esplicito riferimento alle disposizioni in campo migratorio.

Diversi sono, infatti, gli articoli che interessano i cittadini stranieri.

Viene innalzato a due anni, in luogo di sei mesi, il limite minimo di residenza dopo le nozze necessario per la richiesta di cittadinanza italiana da parte del cittadino straniero e le istanze sono soggette al pagamento di una tassa pari a 200euro.

Chi vuole sposarsi in Italia, inoltre, deve presentare in Comune il permesso di soggiorno.

Confermato il reato di ingresso illegale sul territorio nazionale che si estende anche al soggiorno: il cittadino straniero che entra o si trattiene in Italia violando le norme sull’immigrazione viene punto con un’ammenda da 5 a 10mila euro (non è più previsto il carcere) e può essere espulso dal questore senza bisogno del nulla osta dell’autorità giudiziaria.

Secondo l’art. 36 l’iscrizione e la richiesta di variazione anagrafica sono subordinate alla verifica da parte del Comune delle condizioni igienico-sanitarie dell’immobile; verifica che diventa obbligatoria anche per il nulla osta al ricongiungimento.

Chi gestisce attività di money transfer deve «acquisire e conservare per dieci anni» copia del permesso di soggiorno dei clienti non comunitari; in mancanza, entro dodici ore, deve essere fatta un’apposita segnalazione all’autorità locale di pubblica sicurezza, trasmettendo i dati identificativi del soggetto.

Si introduce una pena da uno a sei anni per chi usa visti o permessi contraffatti e lo straniero che, a richiesta degli ufficiali e agenti di pubblica sicurezza, non ottempera, senza giustificato motivo, all’ordine di esibizione di un documento di identificazione e del permesso di soggiorno è punito con l’arresto fino ad un anno e con un’ammenda fino ad 2.000euro.

Il rilascio del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo è subordinato al superamento, da parte del richiedente, di un test di conoscenza della lingua italiana, cosi come il rilascio del titolo di soggiorno è subordinato alla sottoscrizione di un «Accordo di integrazione», articolato in crediti – il cosiddetto permesso a punti – la perdita dei quali determina la revoca del documento e l’espulsione dello straniero dal territorio dello Stato.

Viene prolungato il periodo di permanenza nei centri di identificazione fino ad un massimo di 18 mesi e pene più severe sono previste per chi non ottempera alla provvedimento di espulsione.
Chi organizza, finanzia o effettua il trasporto di stranieri nel territorio nazionale è punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa di 15.000euro per ogni persona.

Il testo dispone, inoltre, il pagamento di una tassa di 200euro sul rilascio e il rinnovo del permesso di soggiorno; a tal proposito il Governo ha presentato un emendamento che rinvia a un decreto ministeriale la determinazione dell’importo del «contributo». Un secondo emendamento sempre governativo riguarda l’«Accordo di integrazione»: si esclude che si proceda all’espulsione del cittadino immigrato che abbia esaurito i punti, quando si tratti di «straniero titolare di permesso di soggiorno per asilo, per richiesta asilo, per protezione sussidiaria, per motivi umanitari, per motivi familiari, di permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo, di carta di soggiorno per familiare straniero di cittadino dell’Unione europea, o di straniero titolare di altro permesso di soggiorno che abbia esercitato il diritto al ricongiungimento familiare».
Tra gli emendamenti proposti dalla Lega, è stato ritirato quello che prevedeva cure mediche a pagamento per i non comunitari; ma permane la richiesta di sopprimere l’attuale divieto di denunciare alla polizia gli irregolari che ricorrono alle strutture sanitarie.

L’esame del disegno di legge è stato sospeso – l’ultimo articolo analizzato è l’art. 33 –  e riprenderà i primi di febbraio.

Scarica il documento: “ Testo correlato ddl sicurezza”

Maria Carla Intrivici

27 gennaio 2009


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