Ciao Piergiorgio
by Redazione
Posted on Dicembre 27, 2006
Eravamo già nei paraggi del Natale, quando Piergiorgio Welby ha deciso di rinascere. A nuova vita, rinunciando al dolore, alla malattia, all’ergastolo del cervello e dell’anima.
Si è annunciato per questa via un Natale di liberaione, l’unico che mondi l’uomo dal peccato originale e gli consenta, per un attimo breve, di ricondursi al Padre.
Ciaonè, 27 dicembre 2006
Eravamo già nei paraggi del Natale, quando Piergiorgio Welby ha deciso di rinascere. A nuova vita, rinunciando al dolore, alla malattia, all’ergastolo del cervello e dell’anima.
Si è annunciato per questa via un Natale di liberaione, l’unico che mondi l’uomo dal peccato originale e gli consenta, per un attimo breve, di ricondursi al Padre.
E come è buona tradiione non abbiamo capito. Non abbiamo capito quando tra Dio e il Vello d’oro scegliemmo il secondo, quando tra Barabba e Gesù di Nazareth non ci sfiorò un dubbio.
Del resto anche Pietro che era Pietro, tradì tra volte in una notte sola.
Svavolta è andata peggio. Chi dovrebbe, per carità, implorare un pezzo di terrà consacrata, ha invece rifiutato a Welby cristiana sepoltura.
Nel frattempo Natale è arrivato, assieme all’ulteriore vergogna di aver ospitato il Padreterno nel peggiore dei modi con buoni genitori e neppure un fratello.
Ciaonè, 27 dicembre 2006
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