Fuori luogo

Il fine settimana appena trascorso si è distinto per il maltempo. E per una certa quantità di cose che abbiamo scoperto.

Cominciamo con Forza Italia, che nomina commissario del partito a Roma, Cesare Previti.

Ciaonè, 18 settembre 2006

Il fine settimana appena trascorso si è distinto per il maltempo. E per una certa quantità di cose che abbiamo scoperto.

Cominciamo con Forza Italia, che nomina commissario del partito a Roma, Cesare Previti. Cesarone, come ci dicono le cronache giudiziarie, è ai domiciliari in Piazza Farnese, la casa di due trilioni di metri quadrati dove c’è la famosa cantina con acquaio e aragoste. Dovrà guidare il nuovo partito da lì, per un po’. Subito le malelingue hanno fatto il paragone con le grandi organizzazioni guidate a distanza, di cui Raffaele Cutolo, Totò Riina e Bernardo Provenzano sono stati gli epìgoni. Trovo che sia un parallelo irriguardoso e poco  riflettuto, intanto perché  Provenzano ad esempio viveva peggio e poi perché…. adesso non mi viene in mente ma qualche altra differenza ci sarà.

Poi scopriamo anche la vicenda Rovati, il consigliere economico di Palazzo Chigi che inguaia Prodi sulla vicenda Telecom. Tutti lì a dire che Prodi non poteva non sapere, che non sapeva davvero e ad arrovellarsi sul problema se c’è da augurarsi l’una cosa o l’altra. E, naturalmente, tutti a chiedere le dimissioni.

Anche questi mi paiono giudizi irrispettosi e affrettati. Rovati, un pezzo d’uomo di due metri che a guardarlo ti mette il buonumore, che a pallacanestro se la cavava egregiamente, che gioca a briscola che è un piacere, che ha appena sposato Chiara Boni. Uno con questo po’ po’ di curriculum non lo metti a Palazzo Chigi? Ma dimettetevi voi!

Ciaonè, 18 settembre 2006