La finanza spazzatura
by Redazione
Posted on Settembre 16, 2008
Io non saprei dire se la crisi internazionale che stiamo vivendo somigli, e quanto, alla crisi del ’29 e al famoso crollo di Wall Street. Non è ancora chiaro se il fallimento della Lehman Brothers dopo 158 anni di vita, sia tutto da attribuire al suo boss Dick Fuld o ad una scelta cinica e inevitabile della Federal Reserve che evidentemente ha capito che se avesse salvato la Lehman avrebbe fatto cadere nel baratro buona parte del sistema finanziario americano. In altre parole non si sa con certezza se il capitalismo si stia ristrutturando o stia per saltare in aria.
Ciaonè, 16 settembre 2008
Io non saprei dire se la crisi internazionale che stiamo vivendo somigli, e quanto, alla crisi del ’29 e al famoso crollo di Wall Street. Non è ancora chiaro se il fallimento della Lehman Brothers dopo 158 anni di vita, sia tutto da attribuire al suo boss Dick Fuld o ad una scelta cinica e inevitabile della Federal Reserve che evidentemente ha capito che se avesse salvato la Lehman avrebbe fatto cadere nel baratro buona parte del sistema finanziario americano. In altre parole non si sa con certezza se il capitalismo si stia ristrutturando o stia per saltare in aria.
Però qualcosa, di sicuro sappiamo, cioè che, dopo questo fatto Padre Alex Zanotelli ci ricorderà che lui l’aveva detto e rinnoverà il suo invito universale a tornare al baratto, secondo l’evangelico auspicio di dare a tutti tutto e solo ciò di cui hanno bisogno e poi via, al mercato, seduti per terra, a scambiare fagioli con orzo, piatti con camere d’aria per la bicicletta. Poi però sappiamo pure altro e cioè che c’è un limite al pattume che ogni giorno si può far ingollare alla gente. Voglio dire che l’immondizia usata per accerchiare Napoli, negli Usa è diventato prodotto finanziario, cedola di risparmio, polizza assicurativa. I broker bancari hanno, in questi anni, venduto di tutto; una buona confezione, un bel nastrino, un filino di marketing, quattro pubblicità e oplà! Piovevano gonzi come api da un alveare in fiamme. La chiamavano finanza creativa, un modo avvincente e originale per definire un “pacco” o, se preferite, una “sola”.
Certo la finanza creativa è una roba tutta americana a meno che uno sventurato Paese non abbia Tremonti Ministro del Tesoro.
Ciaonè, 16 settembre 2008
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