L’indigenismo di Bertinotti

Nel clamore di questi giorni proficuamente dedicati allo smaltimento del cenone di Natale e dei rifiuti di Napoli, non vorremmo sfuggisse alla pubblica opinione la visita di Bertinotti in Bolivia.
Il Presidente della Camera, insignito dell’ambitissima onorificenza di “Gran croce dell’ordine civil del libertador Simon Bolivar” è rimasto abbacinato dalla visita. Gli capita spesso. Una volta, anni fa, scoprì Agnoletto e fu amore a prima vista. Una seconda volta tanto pianse sul G8 di Genova che decise di trascinare i poveri resti del suo partito a rappresentare i movimenti invece degli operai ormai un po’ giù di moda. E ora, quest’altra folgorazione. Dicono che ami San Paolo, sarà per quello!

Ciaonè, 10 gennaio 2008

Nel clamore di questi giorni proficuamente dedicati allo smaltimento del cenone di Natale e dei rifiuti di Napoli, non vorremmo sfuggisse alla pubblica opinione la visita di Bertinotti in Bolivia.
Il Presidente della Camera, insignito dell’ambitissima onorificenza di “Gran croce dell’ordine civil del libertador Simon Bolivar” è rimasto abbacinato dalla visita. Gli capita spesso. Una volta, anni fa, scoprì Agnoletto e fu amore a prima vista. Una seconda volta tanto pianse sul G8 di Genova che decise di trascinare i poveri resti del suo partito a rappresentare i movimenti invece degli operai ormai un po’ giù di moda. E ora, quest’altra folgorazione. Dicono che ami San Paolo, sarà per quello!

I fatti: colloquiando con Evo Morales, il presidente boliviano mascherato da Intillimani, dice di aver trovato illuminanti alcune dichiarazioni del ragazzone. Quali? Queste: ”Voi parlate di “giustizia”, noi di “armonia”; voi parlate di “vivere meglio”, noi di “vivere bene”. Credo che il “voi” stia per noi bischeri euroamericani e “noi”, per gli strafichi sudamericani. Al Fausto gli si è aperto un mondo, l’ennesimo! Vuole sostituire la parola socialista con indigenista. Che vuol dire, far comandare i capitribù locali: Mastella, Bossi e Cuffaro, ringraziano.

Ora, io mi considero un omino dabbene e, tutto considerato, di pace; se devo chiedere ai miei maroni di sopportare lezioni pure dai sudamericani lo faccio anche, ma è giusto che, gli stessi maroni, debbano sopportare pure il Bertinotti?

Ciaonè, 10 gennaio 2008