Morire due volte
by Redazione
Posted on Giugno 19, 2006
La favola è antica, nota e densa di intramontabile saggezza: davanti alla caverna del leone morente sfilano tutti gli altri animali, uno ad uno. E uno ad uno, uno dopo l’altro, lo scalciano. Dopo averlo rimproverato di qualcosa. E il leone tace, tace e sopporta l’impensabile; la rivolta degli schiavi, l’urlo plebeo e vile di chi è peggiore quando si ribella di quando ha temuto pure la sua ombra. Ultimo giunge l’asino e, dopo il personale rimbrotto, lo scalcia.
Ciaonè, 19 giugno 2006
1La favola è antica, nota e densa di intramontabile saggezza: davanti alla caverna del leone morente sfilano tutti gli altri animali, uno ad uno. E uno ad uno, uno dopo l’altro, lo scalciano. Dopo averlo rimproverato di qualcosa. E il leone tace, tace e sopporta l’impensabile; la rivolta degli schiavi, l’urlo plebeo e vile di chi è peggiore quando si ribella di quando ha temuto pure la sua ombra. Ultimo giunge l’asino e, dopo il personale rimbrotto, lo scalcia. E’ lì e solo lì che il re della foresta flebilmente amaro dice:” ho accettato tutto, ma ad essere scalciato da te, disonore della natura, mi sembra di morire due volte.
Ora è difficile immaginare l’ Italia nella parte maestosa e piena di dignità del leone. Più facile riconoscere gli scalciatori.
Pensate, il Paese muore due volte per Consorte e per Sacchetti, per Fazio e per Fiorani. Per Ricucci e per Sottile ( portavoce di Fini) che pare trescasse, tra gli altri, con l’omicida coronato per piazzare slot – machine e portarsi a letto aspiranti vicevallette. Il Paese muore scalciato da quelli che li hanno implorati: la Monsè ( qualcuno la conosce?) e Pippo Franco, la Saluzzi e Malgioglio e la Gregoracci, una tizia che per campare fa il tergicristallo a Briatore. E Proietti Cosmi. No, dico: Proietti Cosmi. Non riuscirete a capire chi è nemmeno col 12 88.
Ciaonè, 19 giugno 2006
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