Informazioni personali

Dettagli di fatturazione

Per effettuare una donazione tramite bonifico bancario, è necessario seguire i seguenti passaggi:

  • Eseguire un bonifico bancario a favore di "Associazione Nessun luogo è lontano"
  • IBAN: IT65P0832703243000000003948
  • c/c in essere presso Banca di Credito Cooperativo di Roma - Ag. 121
  • Come causale, indicare "Donazione per "Banca di Credito Cooperativo di Roma - Ag. 121"
  • Inviare copia del bonifico effettuiato a: [email protected]

Vi informiamo che  da gennaio 2020 è cambiato il bonus fiscale in favore delle associazioni del terzo settore.

Per maggiori informazioni:

https://quifinanza.it/fisco-tasse/maxi-bonus-fiscale-cosa-prevede-riforma-terzo-settore/348450/ GRAZIE!

Totale della donazione: €100,00

Dossier statistico immigrazione: il profilo dei nuovi italiani

by Redazione

di Giuseppe Casucci

Cristiano, di età media, è di provenienza rumena, marocchina o cinese, ha un buon livello di istruzione e lavora soprattutto nei servizi o nel commercio. E’ entrato in Italia con visto per motivi familiari. Intende vivere nel nostro Paese, ma non esclude di cercare altrove. Il dossier statistico immigrazione 2014, elaborato da IDOS e commissionato da UNAR (Ufficio nazionale Antidiscriminazioni raziali), conferma le tendenza già delineatesi in passato.

Flussi – La crisi economica ha rallentato ma non fermato i flussi d’ingresso che nel 2014 sono aumentati del 3,7% in un anno. Oggi gli stranieri residenti sono ufficialmente 4.922.085, ma secondo stime Idos la presenza effettiva sarebbe di 5.364.000 (8,82% della popolazione complessiva). I minori sono oltre un milione, di cui 802.785 iscritti a scuola. Tra cui (a sorpresa) 11.470 bambini Rom e Sinti. Rispetto al periodo antecedente la crisi, i flussi d’ingresso di nuovi lavoratori sono molto diminuiti. Nel 2013, i visti rilasciati per soggiorni superiori a 90 giorni sono stati 169.055, di cui solo 25.683 per lavoro subordinato e 1.810 per lavoro autonomo. Attualmente a determinare la crescita della popolazione straniera sono soprattutto gli ingressi per ricongiungimento familiare (76.164 visti) e le nuove nascite (77.705 a fronte di 5.870 decessi). La presenza straniera, secondo il rapporto, è diminuita nel nord mentre è aumentata al centro e al sud.

Provenienze – Nonostante il policentrismo delle provenienze (196 nazionalità rappresentate), circa la metà degli immigrati (51,1%) proviene da soli cinque paesi (Romania, Albania, Marocco, Cina e Ucraina) e circa i due terzi (64%) dai soli primi dieci.

Nuovi italiani – In crescita le acquisizioni di cittadinanza: da 65mila (2012) a più di centomila (2013). In calo i permessi di soggiorno scaduti e non rinnovati (145.670 nel 2013). I cittadini italiani per acquisizione, che erano 285.782 nel 2001, sono saliti a 671.394 al Censimento del 2011 e toccano quota 837.500 nel 2013.

Rifugiati – Nel mondo sono 1,2 milioni i richiedenti asilo la cui posizione è ancora in corso di definizione e 16,7  milioni quelli che hanno ottenuto lo status di rifugiati o una forma di protezione. In Italia nel 2013 sono state 26.620 le richieste d’asilo a fronte delle oltre 127mila ricevute dalla Germania.

Mare Nostrum – Nel nostro Paese, maggiormente esposto per la sua posizione geografica ai flussi di migranti in fuga attraverso il Mediterraneo, le persone “sbarcate” sono state 22mila nel 2006, 20mila nel 2007, 37mila nel 2008, 63mila nel 2011, 43mila nel 2013 e oltre 130mila nei primi 9 mesi del 2014 (con almeno 3mila persone morte nel corso di quest’ultimo anno durante la traversata). La previsione per fine 2014 è di circa 160 mila persone sbarcate. “Mare Nostrum”, operazione a finanziamento e gestione italiana avviata il 18 ottobre 2013, in circa un anno ha salvato almeno 127mila persone (dato al 15 settembre 2014). Da dopodomani dovrebbe prendere avvio l’operazione europea Triton e non è chiaro se oltre al pattugliamento avrà lo scopo di salvare le persone.

Lavoro – I lavoratori stranieri sono quasi 2,4 milioni (oltre un decimo del totale): per 2/3 lavorano nei servizi, un terzo nell’industria ed il 4,7% nell’agricoltura. Svolgono mansioni non adeguati al loro livello di istruzione e guadagnano il 27% in meno dei loro colleghi italiani, per lo stesso lavoro svolto.

Tra gli stranieri il tasso di disoccupazione è salito nel 2013 al 17,3%, mentre tra gli italiani all’11,5%; viceversa, il tasso di occupazione è sceso al 58,1% tra gli stranieri e al 55,3% tra gli italiani. Nel periodo della crisi (2008-2013), inoltre, il tasso di disoccupazione degli stranieri è aumentato di 5,7 punti percentuali (tra gli italiani di 3,6 punti). La crisi è dura anche per loro: oltre 500 mila i disoccupati e 1,25 milioni gli stranieri inattivi.

Eppure in gran maggioranza hanno scommesso sull’Italia se è vero che nel 2013 solo 43 mila se ne sono andati. Meno della metà degli oltre 100 mila italiani che hanno abbandonato l’anno scorso il nostro Paese.

Beppe Casucci

 


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cerca

Archivi